Le montagne rappresentano una sorgente fondamentale di acqua, energia e diversità biologica. Inoltre, come affermato nella Dichiarazione di Rio sull’Ambiente e lo Sviluppo (Conferenza ONU sull’Ambiente e lo Sviluppo, 14 giugno 1992), le montagne forniscono risorse chiave come minerali, foreste, prodotti agricoli così come turismo e attività ricreative. Ciononostante le montagne, che coprono circa un quarto delle terre emerse ospitando il 13% della popolazione mondiale, sono ecosistemi fragili, molto sensibili ai cambiamenti climatici globali: con il riscaldamento globale, i ghiacciai montani fondono, comportando stress aggiuntivi per piante e animali endemici in un ambiente a loro sempre meno favorevole.
Inoltre, considerata la loro lontananza relativa dalle regioni più popolate e industrializzate, le montagne sono considerate luoghi ideali per lo studio degli impatti dei cambiamenti climatici dalla scala regionale a quella globale, anche secondo la recente risoluzione delle Nazioni Unite (UN, A/Res/62/196, 2008). La promozione di osservazioni ambientali in queste aree consente l’acquisizione di informazioni uniche circa le condizioni di background dell’ambiente, facilitando inoltre lo studio del ruolo rivestito da processi naturali e antropici nel perturbare questi ambienti immacolati.
Per queste ragioni e a seguito delle risoluzioni e delle indicazioni delle Nazioni Unite, Ev-K2-CNR ha lanciato il Progetto SHARE – Stazioni ad Alta Quota per la Ricerca sull’Ambiente –, con lo scopo di promuovere osservazioni scientifiche in continuo in regioni chiave d’alta quota, in grado di contribuire alla conoscenza sul cambiamento climatico regionale e globale. Attraverso queste attività, governi nazionali e internazionali possono essere supportati nella promozione dello sviluppo sostenibile e nelle politiche d’adattamento agli effetti del cambiamento climatico nelle regioni montane. In particolare, grazie alla cooperazione diretta con UNEP (Programma Ambientale delle Nazioni Unite), si dedica estrema attenzione all’approccio di questioni prioritarie e delle tematiche più attuali.
Obiettivi specifici di SHARE sono il miglioramento delle conoscenze scientifiche sulla variabilità del clima e sugli impatti del cambiamento climatico, assicurando la disponibilità di dati a lungo termine e di alta qualità. Per questo obiettivo è stata implementata una rete globale di osservazioni in montagna sulla composizione atmosferica, la meteorologia e la glaciologia, l’idrologia e le risorse idriche, la biodiversità e la salute.
Le attività di SHARE includono l’ideazione di strategie d’adattamento agli effetti del cambiamento climatico. Ciò si pone nel contesto della risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU nella 78° sessione plenaria riguardante lo Sviluppo Sostenibile in Montagna (UN, A/Res/62/196, 2008): “Le montagne forniscono informazioni sul cambiamento globale attraverso fenomeni come la modificazione della biodiversità, il ritiro dei ghiacciai montani e i cambiamenti nel bilancio idrologico stagionale, che possono avere conseguenze sulle maggiori fonti di acqua dolce del mondo. L’iniziativa sottolinea la necessità di intraprendere azioni per minimizzare gli effetti negativi di questi fenomeni. Lo sviluppo sostenibile delle montagne è una componente chiave per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio in molte regioni del mondo”.
Gli sviluppi tecnologici e la costruzione di competenze sono a loro volta obiettivi del progetto SHARE. In particolare, le istituzioni locali sono coinvolte direttamente nelle attività di monitoraggio e di ricerca, assicurando un sostegno continuo alle politiche di gestione ambientale e ai processi decisionali nei paesi in via di sviluppo (UNEP – Piano Strategico di Bali), considerando anche le relazioni con il sistema sociale, e ricerca invariabilmente una collaborazione stretta con gli stakeholders.
Le attività di SHARE si sviluppano in quattro temi principali:
i) Ricerca scientifica
La ricerca scientifica multidisciplinare e interdisciplinare si basa sulle attività di osservazione e campionamento condotte nelle stazioni di alta quota. Per lo studio del cambiamento climatico in ambienti di montagna e per meglio comprendere processi e fenomeni in atto, è seguito un approccio integrato basato su osservazioni a lungo termine e adeguate attività di modellizzazione del clima. Sulla base di queste informazioni è possibile sviluppare strategie di mitigazione fattibili e concrete.
Grazie all’eccellenza e all’unicità dei dati raccolti alle stazioni di alta quota, SHARE promuove in modo diretto la ricerca scientifica ambientale e fornisce un contributo di assoluta qualità a programmi di monitoraggio integrato quali UNEP-ABC, WMO-GAW, WCRP-CEOP, NASA-AERONET, ILTER.
ii) Ricerca tecnologica
L’oggettiva difficoltà di effettuare misure in continuo ad alta quota, specialmente nei paesi meno sviluppati, è una delle ragioni per le quali la conoscenza del clima e dei processi ambientali nelle montagne è ancora lacunosa. Un avanzamento nelle tecnologie per il monitoraggio ambientale in alta quota è quindi necessaria per l’ottenimento di misure della massima qualità possibile. Per l’espansione delle attività d’osservazione e di misura ad alta quota, SHARE sta sviluppando un sofisticato sistema tecnologico. Questo sistema di monitoraggio ambientale e geofisico innovativo e high-tech sarà modulare e adattabile, rendendo le misurazioni possibili anche laddove l’installazione del laboratorio permanente di una stazione standard è troppo complessa o onerosa. Il sistema sarà caratterizzato da una trasmissione dati in quasi tempo reale e userà unicamente fonti d’energia rinnovabili, assicurando un basso impatto ambientale.
iii) Sistema informativo
Il sistema informativo di SHARE è un database GIS integrato per la gestione dei dati ambientali in regioni d’alta quota. In questo contesto, SHARE sta sviluppando una piattaforma di servizi web basata sull’architettura open source per creare un catalogo di standard internazionale di dati e metadati ad uso della comunità scientifica. Sono considerate due azioni principali: (i) un database condiviso per la raccolta, la gestione e l’accesso a dati spaziali e non spaziali; (ii) un portale tematico dedicato per l’accesso ai database distribuiti e alle stazioni d’alta quota in remoto. Il portale web permetterà agli utenti e agli stakeholder di identificare e di accedere all’informazione da un’ampia gamma di sorgenti, dal livello locale a quello globale. Il sistema sarà reso accessibile agli stakeholder interessati, ai decisori politici e a tutti gli interessati allo sviluppo sostenibile e ai problemi ambientali. Sistemi d’informazione elettronici e database sul monitoraggio ambientale in alta quota facilitano la disseminazione di conoscenze, contribuendo a migliorare la comprensione dei processi di cambiamento climatico e lo sviluppo di adeguate strategie di mitigazione e d’adattamento.
iv) Costruzione di competenze
Il progetto SHARE promuove lo sviluppo sostenibile delle regioni di montagna e si propone di migliorare i sistemi di monitoraggio ambientale locale attraverso il trasferimento di tecnologie e di conoscenze nel campo delle scienze ambientali e geofisiche. Gli effetti avversi del cambiamento climatico ed un uso non sostenibile delle risorse montane devono essere considerati sia a livello di policy sia d’amministrazione. La capacità d’integrare queste informazioni nei processi nazionali e internazionali devono essere comunque rafforzate. Le istituzioni e le società devono essere meglio coinvolte nell’affrontare i rischi del cambiamento globale, andando oltre la politica di riduzione delle emissioni verso l’adozione di strutture e stili di vita adeguati ai cambiamenti ambientali e sociali in atto. La stretta collaborazione di UNEP con SHARE rafforzerà la partnership con i paesi meno sviluppati, sostenendo le conoscenza scientifiche e le competenze tecnologiche per studi climatici e ambientali. Le conoscenze saranno condivise a livello di realtà locali e di agenzie intergovernative, provvedendo a un meccanismo di trasferimento tecnologico e sostenendo i processi decisionali sulle politiche ambientali.
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